Gli stili di Torino
Chi non ha nell'armadio vestiti della madre o del padre e quindi di altri tempi, come jeans a vita alta anni 60 e giacche dalle spalle larghe anni 90?
Torino, come una bella signora, ha un guardaroba ancora più ricco. Basta passeggiare tra un quartiere e l'altro per notare come Torino "si cambi il vestito"; tutto ciò merito delle diverse epoche storiche che l'hanno attraversata.
Si parte dall'epoca Romana. Torino è nata - secondo ultimi studi - il 30 gennaio del 9 a.C., con il nome di Iulia Augusta Taurinorum. Una testimonianza di questo periodo si può osservare - vicino a Porta Palazzo - presso La Porta Palatina, antico ingresso alla città prima che venisse costruita la cinta muraria sul lato Nord. Lì si trova anche una statua di Giulio Cesare, padre adottivo di Augusto, non è originale del periodo romano, ma una ricostruzione dei primi del '900.
Porta Palatina
Successivamente, intorno al '600 Torino - per volontà dei Savoia - si veste con uno stile elegante e fantasioso: stiamo parlando del Barocco. Questa corrente artistica ama rappresentare la meraviglia. Architetti come Il Guarini hanno costruito a Torino seguendo questo stile. Degli esempi? La cappella della Sacra Sindone, la chiesa di San Lorenzo (quella vicino alla piazzetta di Palazzo Reale), e palazzo Carignano, prima sede del parlamento Italiano.
Dalla Francia, arriva verso la fine del'800 e i primi del '900, lo stile Liberty, ovvero linee morbide e curve e motivi floreali. Il quartiere di Cit Turin - poco lontano da Piazza Statuto - è ricco di case e palazzi costruiti seguendo questo stile. All'incrocio tra Corso Francia e via Principi d'Acaja, si può ammirare la casa La Fleur costruita nei primi del '900 dall'architetto Pietro Fenoglio per un imprenditore francese. Sempre in Corso Francia - piccola curiosità è il corso più lungo d'Europa, ben 11,75 km - c'è la Casa dei Draghi, altro esempio di stile Liberty: le vetrate sono lunghe e colorate, è di 5 piani e sui lati del portone d'ingresso si notano due draghi scolpiti. La Casa dei Draghi in realtà si chiama Palazzo della Vittoria, perchè venne realizzata per un generale dopo la vittoria dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale.
Casa Fenoglio
A partire dagli anni 70, Torino si è modernizzata: ha sistemato alcuni edifici storici o industriali che non venivano più utilizzati, come ad esempio il mercato centrale a Porta Palazzo, oppure la stazione di Porta Susa. Anche il Lingotto - che era una fabbrica della Fiat - grazie all'architetto Renzo Piano è diventato un centro commerciale e uno spazio per fiere ed eventi.
Non resta dunque che tirare fuori un paio di scarpe comode e scoprire i diversi stili di Torino.